A tutte le donne !

Fragile, opulenta donna,

matrice del paradiso

sei un granello di colpa

anche agli occhi di Dio

malgrado le tue sante guerre

per l’emancipazione.

Spaccarono la tua bellezza

e rimane uno scheletro d’amore

che però grida ancora vendetta

e soltanto tu riesci

ancora a piangere,

poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,

poi ti volti e non sai ancora dire

e taci meravigliata

e allora diventi grande come la terra

è innalzi il tuo canto d’amore.


Alda Merini

Ti aspetto qui… anima mia!

anima mia

L’ anima  è  di  per sé  vagabonda 
in  cerca  di  una  sua  soluzione.
Dell’anima  e  dell ‘esistenza  dell’anima 
si  parla  molto
ma  non  si  trova  nell’anima 
la  chiave  dell’universo.
Se  l’uomo  vivesse  delle  sue  contentezze,
se  l’uomo  non  quello  che  è,
innamorato  della  propia  felicità
e  della  propia  auscultazione,
l’anima  sarebbe  come  un  ferro  rovente 
che  uccide  il  cuore,
perché  l’anima  è  amore.
L’anima  è  negli  spazi  come  una  mano 
che  prende  ogni  cosa,
che  ruba  a  noi  preziosità;
l’anima  è  colei  che  ci  deruba 
ma  anche  colei  che  dona,
ed  è  un’amica  indistruttibile,
e  qualcosa  che  vigila  sulle  nostre  rovine.
Se  ne  andrà  un  giorno, se  ne  andrà  lontano,
perchè  conosce  terre  infinite 
e  spazi  che  non  hanno  riscontro 
nella  mente  umana,
se  ne  andrà  senza  rimpianti 
lasciando  solo  un  corpo
che  l’ha  tenuta  con  sé  per  tanto  tempo
in  un  impero  di  felicità  e  di  amore,
ma  che  non  l’ha  capita, e  l’ha  talmente  tradita
che  ha  cercato  perfino  di  afferrarla 
e  di  dare  una  spiegazione.
Ma  l’anima  non  ha  una  spiegazione,
bisogna  prenderla  per quella che è:
un  volo  d’angeli  che  ci  passa  accanto 
e  ci  dà  solo  un  po’  di  frescura. 
 


ALDA MERINI

Spazio datemi spazio…

spazio, datemi spazio
   
 Spazio spazio, io voglio,
tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
 errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quel’urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.


ALDA MERINI
tratto da “Vuoto d’amore”

Uno strappo…

uno strappo...
Spiegami come il lume della notte,
come il delirio della fantasia.
Spiegami come la donna e come
il mimo,
come pagliaccio che non ha nessuno.
Spiegami perché ho rotta
la sottana:
uno strappo che é largo come
il cuore.


ALDA MERINI
tratto da “La volpe e il sipario”

Amami…

amami...
Amami, e nel ricordo prendi la fionda antica
e battimi i capelli. Mi vedrai crescere
nera come la foresta dell’Amazzonia,
ma se scosti i miei rami vedrai nella mia lingua
uccelli variopinti e paradisi terresti.
Allora non pregare il Signore,
perché la dovizia del mio canto
io l’ho rubata a lui in un giorno di distrazione.


ALDA MERINI