il peso di un millimetro...

Si creò in me “il millimetro”, così lo definii, un distacco.

Partì tutto da quel millimetro di spazio, e la domanda che mi posi da allora era sempre la stessa: 

“Quanto pesa un millimetro di qualsiasi cosa possa esistere?”

 Un millimetro, un minuscolo piccolo spazio nella vastità dell’universo, che peso ha?

Proprio così! Quant’è il peso di un millimetro nell’oceano enorme che occupa il sentimento nella nostra esistenza? La percorrenza di un millimetro in qualsiasi contesto è proponibile in millesimi di secondo, ma lo stesso millimetro – adattato al tempo in cui è sottoposto un concetto quando si tratta d’amore – può essere eterno, persistente nel tempo senza una durata definita…

Perché l’amore non ha tempo: l’amore, quello vero, regna sovrano e indelebile, perché arricchisce ogni parte di te e nel tempo si accresce… è il tempo stesso a nutrirlo. Non esiste un pulsante di start da azionare o disattivare a piacere.

L’amore non ha interruttori né tanto meno scadenze: è costantemente presente nella nostra vita, proprio come il tempo.

L’amore è quell’imprescindibile istante in cui le nostre anime si uniscono per l’eternità.

Come fa l’amore a sparire dalla sua stessa esistenza? Tutto risulterebbe innaturale – come fa il tuo cuore a non battere più per chi hai amato solo perché la stessa persona non è più presente nei tuoi giorni, dimenticando che se è stato amore – lei è te – in ogni parte di te…

Così il millimetro divenne di fatto la consistenza del mio dolore. Non era solo un minuscolo spazio, ma la vastità di un concetto che attingeva direttamente alle radici dell’anima.

I ricordi, essi si alimentano dalla fonte dell’anima…

Lei diventava pensiero fisso e inamovibile, perché trapiantato in un silenzioso, inarrendevole senso di presenza costante, fino a essere odio, fino a trasformarsi in delirio emotivo. Era lì…

“Il ricordo è solo uno spazio in cui hai deciso di andare a far morire il tuo pensiero. Puoi fingere di non pensarlo, puoi tentare di sentirti più forte, ma quel pensiero rappresenta ciò che provi e dunque riemergerà. E quando il silenzio sarà tale da non riuscire a non sentirlo! Quando quella sensazione di sonnolenza si trasformerà in umore deviante… allora cosa farai, mio eroe? Fingerai di non esserne capace oppure affronterai le circostanze della vita creando lo scenario adatto?” ripetevo a me stesso…

Nel nome di quel grande amore trovai la forza e la lucidità di rimettere in corsa una macchina che si era fermata al bordo di una strada affollata. Nella solitudine, nonostante la folla, la tua vita si spegne e la confusione diventa il tuo decadimento mentre vorresti silenzio subisci il mormorio.

Quel millimetro è solo il crepuscolo in cui hai deciso di abbandonarti – l’angolo reciso in cui hai deciso e definito la tua attenzione per spegnere le luci di scena come a voler dire, niente sogni nessun dolore.

Così smisi di sognare, così imparai a non fossilizzarmi al concetto e vivere serenamente quel grande vuoto. L’amore nel suo complesso esito doveva trasformarsi in energia in libertà emotiva e voglia di andare avanti, indipendentemente da tutto…

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“Vorrei essere leggero, lontano,
come aria che si perde nascondendosi al cielo
E lì divenire essenza, aria nell’aria
Vorrei essere così! Leggero lontano
E non essere niente di più del niente
Leggero lontano, leggero lontano.”
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Quanto pesa un millimetro di qualsiasi cosa possa esistere?

 Un millimetro, un minuscolo piccolo spazio nella vastità dell’universo, che peso ha?..


FRANCESCO CACCIOLA
tratto da “La leggerezza dell’anima”

14 pensieri su “Il peso di un millimetro…

  1. Credo di non essere banale se dico con serenita che in questi mesi sono stati differenti i riferimenti…questo è senza dubbio il più audace e inatteso. Rileggendolo posso riprovare le stesse emozioni che mi hanno portato a scriverlo. Non posso che dire un semplice grazie, che va oltre ogni possibile sincera dedica. Si ignora quanta fatica può avere chi scrive nell’ ordinare infiniti pensieri ed emozioni…determinati articoli…dettati da chi legge per amore di farlo…ti soddisfano molto di più di quello che puoi pensare. Grazie infinite…mi hai emozionato.

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    1. No, grazie a te!
      Allora ho pensato bene che un articolo pubblicato è meglio di un commento!
      Ho letto il libro e riletto. Direi che ho lavorato sopra, tanti appunti, tantissimi… Ma il concetto di “il millimetro” mi ha stravolto, risucchiato come un vortice!
      Ci messo un po’ di tempo per pubblicare perché… ero intrappolata nel mio “millimetro”. Capita.. Ne abbiamo tutti, ognuno di noi ha il proprio millimetro, di diversa provenienza, può darsi, ma ne abbiamo tutti! Quel minuscolo piccolo spazio che è immenso!
      Non potevi dare la definizione migliore, “il millimetro”, è grandioso!!! GRAZIE!
      Ora “il millimetro” fa parte di me!!!

      E non finisce qui, ho altri progetti…
      Un grande abbraccio e a presto!🌸

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      1. Non posso negare che le tue parole mi rendono orgoglioso e davvero entusiasta.
        Ammetto che sono istanti come questo che possono invogliarti a fare di più..a moltiplicare gli sforzi e migliorare…dicevo nel giorno della presentazione che dopo libri di poesia editi questo è il primo tentativo di narrativa…resterà sempre il primo…le prime emozioni e la vAlanga di errori…di impostazione, di stesura di idee…ma messaggi come il tuo…vanno oltre…vanno dentro ogni istinto e suggeriscono di credere…sempre. Grazie…

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      2. Sul millimetro che citi..ha avuto lo stesso effetto in me…un travolgente, irruento sentimento che si è sviluppato accrescendo…moltiplicando la sua volontà di diventare parte di me…nel contaggiare idee e fermentare in ogni desiderio…hai ragione…però il millimetro è travolgente se compreso…sentito…voluto…vissuto. Questo però è materia di anima di pochi…poche persone possono emozionarsi nella grandezza del tutto…

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