la notte...

Fresco suono svanito o ombra, il giorno mi trova.
Sì, come morte, forse come sospiro,
come un solo cuore che ha confini,
come limite forse di un petto che respira;
come acqua che circonda dolcemente una forma
e converte quel corpo in stella dentro l’acqua.

Forse come il viaggio di un corpo che si sente attirato
alla foce finale dove son tutti ignoti,
dove il freddo sorriso è accennato dai denti,
più doloroso se le mani son tiepide.

Come essere vivo, perché vivere è questo,
giunge nell’aria, nel generoso impulso
che spinge ad adagiarsi sulla terra e ad attendere
che la vita diventi fresca rosa.

Come la morte, sì, che rinasce nel vento.

Vita, vita che pulsa, che con forma di brezza,
con forma di uragano uscito da un respiro,
muove foglie, la gioia, il colore dei petali,
fresco fiore senziente in cui si muta un essere.

Come nuovo silenzio, come verde o alloro;
come ombra di tigre che superba si mostra nella selva;
come lieto fluttuare dei raggi del sole sulla pelle dell’acqua;
come la viva bolla che un pesce d’oro iscrive nell’azzurro
del cielo.
Come il ramo impossibile sopra il quale non ferma il suo
volo la rondine…
Il giorno mi trova.


VINCENTE ALEXANDRE

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